
La torre, aveva originariamente una funzione esclusivamente militare, fu affiancata nel XIV secolo dal palazzo, oggi documentalo solamente da uno schizzo del Codice Brandis. La sua struttura, a doppio muro accostato, di cui quello interno è in opus spicatum (tipo di pavimento con mattoncini disposti a spina di pesce diffuso dai Romani), ha fatto avanzare l’ipotesi di un’origine assai più antica che risalirebbe appunto all’età romana.
Anche la posizione, su un rilievo roccioso alI’imbocco della Val Passiria, in stretta vicinanza con il castrum Maiense su cui sorse Zenoburgs confermerebbe la sua remota antichità. Con l’abbandono di castel Tirolo e di Merano da parte degli Asburgo il castello decadde rapidamente, e rimase in piedi la torre, che fu collegata alla cinta fortificata di Merano al momento del suo ampliamento all’inizio del 1600, tramite un muro i cui resti sono ancora visibili accanto alla Porta Passiria. La torre fu destinata a deposito delle polveri e prese il nome di Torre Polveriera (Pulverturm).